Presentazione proposta di legge sul delitto di subalternità – Conferenza stampa alla Camera dei deputati

Si è tenuta lo scorso 8 maggio presso la Camera dei Deputati a Roma la presentazione della proposta di legge sul delitto di subalternità.
La conferenza stampa è stata organizzata dall’Associazione Quo Vadis e ha visto la partecipazione di: Rocco Politi (presidente dell’Associazione Quo Vadis), Renzo Tondo (deputato, Misto – Noi con l’Italia-Unione Sudamericana Emigrati Italiani), Avv. Nevio Brunetta, Avv. Alessandra Brunetta, che hanno collaborato alla proposta di legge.

La proposta prevede una modifica al Codice penale con introduzione reato subalternità.  Il delitto di subalternità riprende il delitto di plagio riformulandolo.
Nel 1981 esisteva il delitto di plagio che la Consulta ha dichiarato illegittimo sotto il profilo costituzionale perché in contrasto con l’articolo 25, cioè l’indeterminatezza della norma, e con l’articolo 21, perché limitava la libera manifestazione del pensiero.

La norma giuridica è stata, quindi, riformulata, dando importanza alla specificità della fattispecie delittuosa. Il delitto di subalternità prevede la tutela della vittima, che a causa di determinati comportamenti posti in essere dal manipolatore è ridotta ad uno stato di soggezione continuativo, mettendola nella condizione di essere incapace di autodeterminarsi.
La sua libertà di autodeterminazione o è esclusa o è gravemente limitata. Tutto ciò si verifica quando il manovratore, il manipolatore, mette in atto determinate condotte.
Il manovratore è colui che con inganno, violenza, minaccia o abusando dello stato di infermità della persona (o anche della sua deficienza psichica dovuta anche a questioni di carattere culturali), riduce la vittima in una condizione di continuativa e totale soggezione in modo da limitarne la libertà di autodeterminazione.


Ma non solo, perché si verifichi il reato di subalternità sono necessari altri elementi, e cioè che tutto questo deve indurre la persona ad assumere comportamenti contrari “all’ordine o alla morale delle famiglie o unioni civili”.
Il delitto di subalternità sostanzialmente protegge gli aspetti più cari di una persona: la vita, la famiglia e il patrimonio.

Lasciamo qui il video integrale della presentazione della proposta di legge avvenuta alla Camera dei Deputai lo scorso 8 maggio, 2019.